martedì 4 marzo 2014

Vincitori e vinti

Lasciata passare l'euforia iniziale e pensandoci su attentamente ora sono pronta per qualche considerazione sugli Oscar. Come non farne d'altronde? Procediamo per punti:
1. era indubbio che La grande bellezza vincesse l'Oscar come Miglior film straniero perché, anche se mostra la società italiana nel peggio dei suoi comportamenti, ha saputo rivelare, svelare quel poco che c'è di buono (se non altro ha mostrato le bellezze culturali del nostro Paese).
2. era altrettanto indubbio che l'Oscar come Miglior attrice andasse a Cate Blanchett: per Blue Jasmine ha davvero colto lo spirito del regista Woody Allen diventandone il suo alter ego al femminile.
3. certa anche la vittoria di Jared Leto come Miglior attore non protagonista; oltre alla metamorfosi fisica, ormai quasi diventata una prassi per aggiudicarsi la statuetta, ha saputo rivelare il lato femminile presente in ogni uomo senza però cadere nello stereotipo del trans.
4. Miglior attore... appena ho visto Dallas Buyers Club ho capito che Matthew Mcconaughey se lo sarebbe aggiudicato. Ormai, io personalmente, mi sono rassegnata al fatto che DiCaprio non vincerà mai l'Oscar, al massimo glielo danno alla carriera (postumo addirittura?); ciò non toglie che la sua interpretazione sia straordinaria e rimane il migliore attore della sua generazione in ogni caso. 
5. stesso discorso per Martin Scorsese e la statuetta alla Miglior Regia andata ad Alfonso Cuaron; indubbiamente Gravity è un grande film (lo dimostrano le altre vittorie nelle categorie tecniche) ma, sempre personalmente, penso che fare un biopic su di una persona ancora in vita sia un'impresa difficile rispetto al classico biografico perché si deve tener conto della sua presenza, adottando perciò una sensibilità maggiore.
6. Miglior film: fino all'ultimo quei quattro film che ho citato nel post precedente erano più o meno alla pari nei sondaggi, ma come non si poteva premiare un film che fa mostra il lato debole dell'America per quanto riguarda la schiavitù dei neri? In questo modo è come se si sia "saldato il debito". Ciononostante 12 anni schiavo è un Gran film.
7. stessa cosa è più o meno successa con la categoria Miglior attrice non protagonista: la favorita (non ho ancora capito perché) era Jennifer Lawrence e invece l'Oscar è andato, per fortuna oserei dire a Lupita Nyong'o, anche sei io avrei preferito quasi Julia Roberts.
8. ultimo punto è l'Oscar al Miglior film d'animazione. Solo perché è un film Disney non significa che debba vincere per forza la statuetta, stesso discorso se fosse stato della Pixar, perché in questo caso andava a Miyazaki e al suo Si alza il vento. Sarebbe stato anche un fantastico modo di celebrare il "pensionamento" del regista che, come ha annunciato a Venezia lo scorso settembre, non avrebbe più fatto un film dopo di questo. Gli effetti speciali non sempre sono il punto di forza di un'opera, conta anche ciò che essa trasmette e quando del regista che l'ha creata ne trapeli.
Detto ciò mi ritengo sostanzialmente soddisfatta di questa 86esima edizione degli Academy Awards e particolarmente felice che l'Italia sia di nuovo in una posizione di rilievo nel mondo della settima arte!
Non potevo quindi che postare il momento in cui Sorrentino riceve l'Oscar!


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