venerdì 19 settembre 2014

Il gabinetto del dottor Caligari = espressionismo puro

Aujourd'hui mes chérs ho scelto un film che cercavo di guardare da un sacco di tempo, ma che non trovavo mai. E' un'opera fondamentale per il periodo in cui è stata realizzata, tanto che ne rappresenta l'apice stesso. Suo regista è Robert Wiene mentre il titolo è Il gabinetto del dottor Caligari del 1920.
Il protagonista, Franz, racconta ad un vecchio seduto vicino a lui una storia particolare e misteriosa avvenuta nel suo passato in un piccolo paesino della Germania... Per la fiera locale arriva in paese un misterioso individuo, tale Caligari, per presentare la sua attrazione: Cesare, uomo sonnambulo fin dalla tenera età capace anche di prevedere il futuro che, generalmente, risulta essere macabro per chi lo chiede. Infatti dall'arrivo dei due personaggi ogni sera avvengono sospette morti, legate appunto alle previsioni fatte da Cesare; tra queste c'è anche quella dell'amico di Franz che condivide con lui l'amore per la giovane Jane. La stessa ragazza diventa la prossima vittima dei due uomini, ma il sonnambulo, rimanendo incantato dalla bellezza della giovane, non riesce a portare a termine l'ordine ricevuto e scappa nella foresta. Jane racconta cos'è avvenuto alla polizia che si precipita ad arrestare il dottor Caligari rifugiatosi nel frattempo in un manicomio di cui è anche lo stesso direttore. Qui viene ritrovato il suo diario in cui confessa il desiderio di scoprire e usare tutte le tecniche relative al sonnambulismo; viene perciò internato.
Il flashback di Franz termina, ma non è detto che questo sia ciò che davvero è avvenuto perché Franz e il suo interlocutore sono seduti sulla panchina del...
Il film di Wiene è l'apoteosi del movimento espressionista tedesco, movimento già nel pieno del suo successo quando il film uscì, ne incarna appieno tutte le caratteristiche tipiche e funge quasi da pioniere per le future opere cinematografiche. Quello che emerge infatti è l'espressività dei vari personaggi, tutti pesantemente truccati (generalmente con trucco molto scuro) per accentuare maggiormente le connotazioni dei diversi stati d'animo. Inoltre anche la trama gioca un ruolo chiave: tutta la storia si basa su di una serie di reciproche accuse tra i vari soggetti tanto che lo spettatore non sa più a chi deve credere e deve aspettare la fine per scoprire la verità; ogni volta che sembra essere arrivato a un epilogo ecco che tutto si capovolge e l'accusatore diventa accusato. 
Tuttavia quello che colpisce al di sopra di qualsiasi altra cosa fin dall'inizio sono le inquadrature e le scenografie utilizzate dal regista. Quest'ultime sono un capolavoro di allucinante follia, non hanno una logica (pur avendola!) e sono piene di spigoli appuntiti, strade arzigogolate che non portano in nessun luogo e ombre minacciose ad ogni curva. Non esiste in poche parole una geometria: il sotto può diventare sopra come la destra diventare sinistra; solamente i personaggi sanno come muoversi al loro interno perché pervasi anche loro da pura pazzia. Questo mondo distorto ricorda molto le opere degli artisti espressionisti più in voga in quel periodo: Kirchner, Macke, Klee... e anche qualche futurista come Prampolini. 
Le inquadrature privilegiate sono invece in genere fisse, con un montaggio quasi inesistente per creare un effetto di "piattezza" dell'azione, mentre il restringimento del focale dell'obiettivo dà un senso di soffocamento come se l'azione si chiudesse pian piano su se stessa, lasciando al di fuori lo spettatore che non può essere partecipe della vicenda.
Che il film sia un capolavoro creativo non c'è dubbio e lo si capisce subito, che funga poi da stimolo per le pellicole a venire lo si nota solo in seguito quando compaiono i lavori di Lang, Metropolis,  Murnau, Nosferatu il vampiro e così via. Forse mai come prima due arti (cinema e arte) si sono così ben amalgamate per rappresentare una delle maggiori avanguardie del primo Novecento portandone le peculiarità all'ennesima potenza.
                                                                                                                                                    5 

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