sabato 23 aprile 2016

Una commedia sexy in una notte di mezza estate: Allen e la campagna

Bonjour mes chèrs! Il film del giorno è un'opera realizzata da uno dei registi più famosi, apprezzati e sì anche anticonformisti... Woody Allen è da sempre una personalità a sé fin dagli inizi della sua carriera cinematografica negli anni '60. Quello che vi propongo oggi non è uno dei suoi film più famosi, ma è comunque una commedia leggera, auto-ironica e briosa; eccovi Una commedia sexy in una notte di mezza estate
Inizi del '900. Tre coppie di amici decidono di trascorrere il fine settimana in campagna nella casa di uno di loro. Si conoscono tutti, avendo alle spalle trascorsi chi più chi meno amorosi. I padroni di casa, Andrew w Adrian, una coppia in crisi con un matrimonio ormai privo di qualsiasi emozione, accolgono Maxwell, amico di Andrew, medico libertino accompagnato dall'altrettanto disinibita infermiera Dulcy e Ariel, ex fiamma di Andrew, che si appresta a convolare a nozze con il più anziano docente universitario, Leopold. Inevitabilmente ne nasce un complesso gioco di scambi di coppia tra equivoci, appuntamenti mancati e tentativi di recuperare occasioni passate.
In film non è considerato tra i capolavori di Allen, ma indubbiamente mostra una leggerezza priva del pessimismo che generalmente caratterizza tutto il suo cinema e una comicità spontanea che evita qualsiasi tipo di volgarità. Tutto si basa sul gioco dello scambio delle coppie. Andrew vuole recuperare l'occasione persa anni prima con Ariel, ma allo stesso tempo anche Maxwell si innamora di lei, Leopoldo convince Dulcy a passare con lui l'ultima notte di libertà prima di sposarsi con Ariel, Adrian si sente minacciata dalla presenza di quest'ultima e Ariel stessa nn sa più se la scelta che ha fatto è giusta. A ben guardare questo curioso e impossibile intreccio altro non è che una parodia fatta dal regista dell'opera teatrale di Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate.
Tralasciando momentaneamente il lato leggero e comico il film è anche, e soprattutto, un affresco sul senso della vira e dei rapporti umani, tema tra i più cari ad Allen. Nessuno dei personaggi presenti è veramente soddisfatto della propria esistenza e vive il breve weekend come un momenti di evasione dalla quotidianità per riflettere sul come cercare di cambiare le cose, affidandosi il più delle volte all'imprevisto che sembra qui venir colto da chi è potenzialmente il meno adatto a farlo.
Inoltre, uno dei rari casi, lo scenario che fa da cornice alla vicenda non è New York, città scelta quasi sempre da Allen perché è quella in cui vive e dove è cresciuto, ma bensì la campagna del New Jersey, luogo idilliaco e bucolico con i suoi boschi, fiumi e prati, in cui consumare le proprie passioni. La città rimane quindi in lontananza, citata solo sporadicamente, come a voler sottolineare la monotonia della routine a cui è legata.
Il finale viene lasciato, per rendere il tutto ancora più surreale, ad una fluorescenza che annuncia uno spettacolo notturno da rifarsi gli occhi; agli spettatori rimane il compito di scoprirlo.
                                                                                                                                      3 e mezzo 

Nessun commento:

Posta un commento