sabato 15 febbraio 2014

La Bella e La Bestia (1991)

Come primo post di questo blog non potevo non scegliere il film che mi rappresenta maggiormente, quello che non mi stancherò mai di vedere, quello che guardo quando sto male, quando non ho voglia di vedere nient'altro... insomma quello che considero "il mio film".

La Bella e la Bestia

Di versioni tratte dalla fiaba di Jeanne-Marie Leprince di Beaumont nel mondo del cinema ce ne sono varie, ma quella che mi ha fin da subito colpito, forse perché amo l'animazione come genere cinematografico, è quella creata dalla Disney nel 1991.
Diretto da Kirk Wise e Gary Trousdale è il primo film d'animazione a ricevere una nomination nella categoria Miglior film oltreché vincere la statuetta per Miglior canzone originale e Miglior colonna sonora. E' tuttora considerato uno dei migliori 100 film d'amore e rappresenta un classico all'interno della produzione disneyana. 
La storia, presumo, la conosciamo tutti. Belle, giovane figlia di uno strambo inventore, vive in un paesino dove ogni giorno è uguale al precedente e non succede mai niente di avventuroso finché suo padre non parte per una fiera, ma non fa ritorno a casa. La ragazza lo va a cercare e lo trova intrappolato in un maestoso e tetro castello il cui padrone è una spaventosa bestia. Per salvarlo Belle si offre al suo posto e di punto in bianco si trova ad essere prigioniera in un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato e dove gli oggetti sono animati e parlano! Qui impara a conoscere gli aspetti nascosti della Bestia e, pian piano ad innamorarsi di lei, cosa che le permetterà di spezzare l'incantesimo che grava da anni su tutto il castello e i suoi abitanti. 
Anche se sono molti gli stravolgimenti fatti rispetto alla trama originale della storia quello che conta sono i temi fondamentali che casa Disney vuole trasmettere, non solo ai bambini, ma soprattutto agli adulti. Ecco quindi apparire il desiderio di libertà che non significa per forza scappare da tutto e tutti, ma trovare la propria dimensione, sentirsi bene con se stessi e con gli altri anche all'interno di una ristretta cerchia; ciò implica anche fiducia, credere nelle proprie possibilità e non sottovalutare mai quello che gli altri hanno da offrire. Spesso poi l'apparenza inganna: dietro una bestia può celarsi un principe come dietro a un uomo aitante ci può essere il più spregevole degli zotici, bisogna imparare a guardare oltre, nel profondo dell'anima e non lasciarsi scoraggiare al primo fallimento.
Infine il tema più importante: l'Amore con la A maiuscola. Tutto il film, e di conseguenza le altre tematiche, ruota attorno ad esso per sottolineare come solo un sentimento puro può veramente cambiare cose e persone, spezzando il più forte dei malefici. L'amore però non va sottovalutato: bisogna credere nel suo potere e tramandarlo.
Ecco perché il film è adatto a più livelli di lettura a seconda di chi lo guarda; anche un adulto può immedesimarsi in uno dei personaggi e riflettere sul proprio modo di interagire con gli altri e forse cambiare la propria posizione. 
Non bisogna mai sottovalutare un'opera d'animazione, considerandola adatta solo ai bambini perché essa vi stupirà!

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