giovedì 26 giugno 2014

Grace: musa del mondo

Bon jour, bon jour! Oggi mi sento particolarmente in vena glamour e il francese direi ci va a nozze! quindi ho pensato bene di portarvi a fare un giro lungo le coste del Principato di Monaco e all'interno del palazzo reale nel periodo attorno agli anni '60 perché voglio parlarvi di un film che ha suscitato parecchie polemiche alla sua uscita: Grace di Monaco diretto da Olivier Dahan.
Come forse saprete la pellicola è un biopic ispirato alla vera storia della principessa Grace di Monaco, moglie del principe Ranieri ed ex musa di Alfred Hitchcock. In particolare vengono analizzati gli anni in cui emergono i contenziosi tra Ranieri e il presidente francese De Gaulle e in cui nasce una crisi matrimoniale e d'identità che coinvolgono in pieno Grace.
Diventata principessa solo da qualche anno Grace si ritrova a dover fare i conti con un presente in cui non si sente la protagonista, in cui non si sente sicura del suo ruolo di altezza reale e, soprattutto, del suo ruolo all'interno del nucleo familiare. Vorrebbe tornare a recitare, Hitchcock arriva a Montecarlo con il solo scopo di proporle il ruolo principale nel suo prossimo film Marnie, ma è fortemente combattuta, divisa tra la posizione diplomatica che ora si trova a dover ricoprire e quello che vorrebbe fare veramente. A complicare le cose ci si mette pure De Gaulle che minaccia di invadere il principato se non cede alle sue richieste economiche, mettendo in crisi il principe Ranieri sempre più distante dalla famiglia e intollerante a qualsiasi richiesta della moglie. Seppur abituata a confrontarsi con la stampa ora Grace ne scopre il lato peggiore, quello capace di screditarla agli occhi del mondo e in particolar modo a quelli dei suoi sudditi che iniziano a perdere fiducia in lei. Dovrà per tanto rimboccarsi le maniche a dare prova di quello che sa fare, rivelando il suo carattere combattivo e tenace, capace di riconquistare il mondo intero e aiutare il marito nei suoi problemi salvando così Principato e matrimonio.
La figura di Grace viene quindi messa in primo piano fin dall'inizio da Dahan, oscurando quella di tutti gli altri personaggi, Ranieri compreso, e suscitando le ire della famiglia reale che vorrebbe se non proibirne l'uscita almeno modificarne alcune parti. Tuttavia questo è un film biografico sulla vita, o almeno una parte fondamentale, della principessa, sul come essa sia stata capace di fare delle scelte dettate dall'amore materno sacrificando quello che per lei contava molto: la sua carriera di attrice. Grace sapeva che sposando un principe avrebbe per forza di cose dovuto abbandonare il palcoscenico, ma nel profondo del suo cuore la speranza non era mai morta e Hitchcock l'aveva risvegliata proponendole la parte di Marnie (andata poi a Tippy Hedren). A causa dei problemi economici del Principato, dovuti a scontri con la Francia, il suo matrimonio subisce un duro colpo che la porta addirittura a pensare ad un possibile divorzio; non potendo contare sul solo supporto di Ranieri per risolvere la questione Grace si affida ad uno dei suoi più cari amici capace di guidarla verso la giusta soluzione e soprattutto attraverso un percorso di riscoperta delle proprie capacità.
E' proprio su ciò che il regista pone l'accento: il coraggio dimostrato da Grace non solo nel compiere delle scelte decisive, ma anche nel far emergere la sua personalità forte capace allo stesso tempo di conquistare i cuori di tutti e di risolvere problemi diplomatici. E' lei, sembra dire Dahan, il cuore pulsante del Regno monegasco, è a lei che tutti guardano come modello da imitare, non solo di stile ed eleganza, ma in particolar modo di carisma. Tutto ruota intorno a lei, gli altri sono solo personaggi secondari, per quanto importanti.
Non c'è quindi da stupirsi che il film sia stato contestato, ma ciò non toglie che sia un'opera intima e personale su di un grande personaggio del mondo del cinema  e non.
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