lunedì 2 giugno 2014

Quei bravi ragazzi di Scorsese

Bonsoir mes chers! Che ne dite se questa volta parliamo di gangster movie? Direi proprio di sì visto che il tema lo scelgo io!! Per non deludervi ho quindi in serbo un film davvero strepitoso, fatto da uno dei più grandi registi in materia: Martin Scorsese con Quei bravi ragazzi.
Ispirato al libro dedicato alla storia del pentito Henry Hill il film ne racconta la vita, o meglio, quella parte di vita davvero interessante. Henry cresce in un quartiere dove la malavita italiana la fa da padrona rubando, rivendendo e guadagnando un sacco di soldi senza faticare poi troppo; di conseguenza anche il piccolo protagonista sogna un giorno di entrare a farne parte per non dover mai lavorare solo per ottenere uno stipendio da miseria. Inizia quindi come garzoncello al soldo del potente capo locale Paul da cui riceve in cambio protezione, qualche mancia e soprattutto la certezza di non venir mai intralciato da nessuno. Gli anni passano e Henry cresce e con lui anche la sete di potere e i soldi accumulati; affiancandosi ad altri due, Jimmy e Tommy, la vita criminale intrapresa acquisisce anche una piega alquanto violenta che mostra al protagonista come si è disposti a tutto pur di ottenere quello che si vuole. Tutto sembra andare a gonfie vele: i soldi non mancano, specialmente dopo il colpo del secolo all'aeroporto JFK, dal matrimonio con Karen sono nate due figlie, ha un'amante (in seguito se ne farà anche un'altra) e la famiglia dei "bravi ragazzi" lo protegge. Ma, come sempre, il sogno è destinato a terminare e Henry finisce in galera per spaccio di droga, giro in cui viene coinvolto da Jimmy nonostante gli avvertimenti di Paul, e tutto va a rotoli; casa, soldi, amanti spariscono. Da questo momento diventerà una persona qualunque come egli stesso si definisce.
Scorsese realizza quello che viene considerato come uno dei migliori film gangster nella storia del cinema, dove la violenza viene mostrata solo marginalmente perché quello che interessa è concentrarsi sullo stile di vita delle bande mafiose. Quei cosiddetti "bravi ragazzi" che si giurano fedeltà l'un con l'altro salvo poi, nel momento cruciale, estrarre la pistola e eliminarsi a vicenda. Attraverso un'attenta gerarchia fatta di rigorose regole alle quali è vietato trasgredire pena, appunto, il dono di un proiettile e una fossa si crea una micro società all'interno della quale si organizzano colpi, esecuzioni e contrabbandi vari all'unico scopo di arricchirsi. L'esame che il regista fa di questo tipo di famiglia è quasi uno studio antropologico di usi e costumi tipici rintracciabili in qualsiasi altra società mafiosa per evidenziarne i tratti salienti; in ognuna c'è un capo gruppo che dirige tutti gli altri e si incarica della loro protezione e di quella dei loro cari, seguono poi i vari vice, le pedine sacrificabili e infine quello che promette bene ma nel momento cruciale tradisce tutti per salvarsi la vita.
Sembra quasi, guardandolo, di ricordare un'altra grande opera appartenente a questo genere, Il Padrino di Francis Ford Coppola che, come ha egli stesso sottolineato, è un film sulla famiglia e non sulla mafia. Entrambi hanno punti in comune sia per quanto riguarda lo stile esecutivo (concentrarsi appunto sulle relazioni umane piuttosto che sulla violenza vera e propria) che per i protagonisti; De Niro infatti compare nel secondo film di Coppola Il Padrino: parte II. 
Non è così facile come sembra realizzare una buona opera su di un tema delicato come la mafia perché ricco di sfaccettature tanto diverse quanti sono i vari gruppi di appartenenza; solo dei grandi registi ci riescono, Coppola e, in questo caso, Scorsese hanno centrato l'obiettivo!
Come promesso invece da oggi introduco una novità (consigliatami da un amico e che ha richiesto ore di dibattito su quale fosse la scelta migliore!): il mio personale indice di gradimento di un film. Generalmente i critici usano le famose stelline da 1 a 5 per segnalare se il film fa schifo o è un capolavoro, io invece, giusto per non essere egocentrici, le ho sostituite con delle mini-me! Vi ricordo che questo è il mio giudizio che non è per forza di cose oggettivo, ma vi mostra solo se una data pellicola mi è piaciuta o no..
4 e mezzo


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