giovedì 5 giugno 2014

Viaggio interiore in Cloud Atlas

Rieccomi qua! Oggi ho deciso di parlarvi di un film che fino all'altro giorno mi sono sempre rifiutata di vedere (non so neanche io spiegare bene il perché..) ma che grazie all'oculato consiglio di un amico finalmente ho guardato trovandolo molto interessante. Essendo di per sé molto complicato farne un'analisi risulta altrettanto complesso ma ci proverò! La pellicola in questione è Cloud Atlas di Tom Tykwer e dei fratelli Wachowski.
La trama di divide in sei storie che si svolgono in sei epoche diverse ma contemporaneamente, con gli stessi protagonisti che, di conseguenza, sono collegati tra loro anche se inconsciamente. La prima, in ordine temporale, si svolge nel 1849 durante un viaggio in nave nel Pacifico, si passa poi alla Scozia del 1936, ad un'inchiesta giornalistica nel 1973 in California, si arriva nel 2012 in una casa di riposo per poi passare nel 2144 alla Neo Seoul e infine al 2321 e alla sua società primitiva sopravvissuta a un olocausto nucleare. Naturalmente tutte queste storie di svolgono in parallelo creando un intreccio continuo tra le varie epoche i suoi personaggi. In ognuna di esse spicca un protagonista "marchiato", se così si può dire, da una voglia a forma di cometa che ha il compito di cercare di cambiare il mondo in cui vive in modo da lasciare un futuro migliore. 
Raccontarvi la trama è molto difficile, quindi ve ne do un'idea a grandi linee.. (sempre seguendo l'ordine temporale sopra riportato).
1. Un avvocato americano si batte contro la schiavitù dopo essere stato salvato proprio da un nero.
2. Un giovane compositore viene incastrato dall'autore per cui lavora.
3. Una giornalista cerca di smascherare un complotto per la realizzazione di un reattore nucleare.
4. Un ormai attempato editore viene internato in una casa di riposo e organizza la fuga con i suoi compagni.
5. Un clone si unisce ai ribelli dopo aver scoperto come lei e i suoi simili vengono usati.
6. Un uomo di una società tornata all'età della pietra entra in contatto con un membro di una civiltà tecnologicamente evoluta che lo porta a ribellarsi alla tribù dominante.
Le sei storie sono collegate tra loro, non soltanto dai personaggi, ma anche da piccoli dettagli che emergono man mano nel corso della narrazione come a voler mostrare che esiste un fil rouge di fondo che lega tutto insieme all'interno di un disegno più grande; basta una melodia, un diario a far scattare la scintilla nell'inconscio dei protagonisti. Anche se non ne conoscono la ragione sanno che quel qualcosa è importante per loro perché rimanda ad altro. Questo altro è prettamente interiore, nato e sviluppatosi nella coscienza del singolo che cerca di adoperarsi per migliore il futuro; l'azione fisica, la rivolta porta quindi concretamente a cambiare il corso degli eventi. Ecco allora manifestarsi una sorta di reincarnazione continua dei personaggi, un vivere la storia per godere dei frutti piantati in precedenza.
Tutto questo, a livello narrativo, è reso in maniera particolarmente efficace dall'uso fatto del montaggio. Ricorrendo a quello adottato da Hitchcock in Psyco i registi saltano, molto agilmente, da un'epoca all'altra servendosi come elemento di collegamento di un oggetto, una casa, una sinfonia che richiama il precedente periodo con quello successivo. Ecco allora che l'abitazione del musicista scozzese del '36 diventa la casa di cura nel 2012, i reattori nucleari del '73 si trasformano nel luogo tanto temuto e fonte per scoprire le colonie oltremondo nel 2321 e il diario dell'avvocato ottocentesco passa dalle mani del giovane compositore (1936) a quelle del suo compagno ormai anziano nel 1973 e così via. 
La visione del film richiede particolare concentrazione proprio per la ricchezza dei particolari che via via i registi forniscono per comprendere l'intera storia; solo uno spettatore attento riesce a coglierli e mai tutti alla prima visione, rassegnatevi! 
Realizzare un'opera di tale portata richiede inoltre un cast all'altezza (tutte grandi e capaci star) nonché registi altrettanto bravi, dotati di un ampio sguardo d'insieme che li permetta di guardare oltre.
Detto ciò vi consiglio caldamente di guardarlo quando siete belli svegli! 
Vi lascio con il mio giudizio.. bisous      
                                                                                                                                                     4
                                                                                                                                                    

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