sabato 24 maggio 2014

Animazione parte 1

Oggi ho deciso parlarvi dell'animazione e non perché sia il genere che amo di più, ma perché troppo spesso viene sottovalutata. In questa prima parte mi concentrerò sull'animazione americana dagli anni '30 fino all'uso della tecnologia.
L'animazione viene infatti considerata come un genere prettamente indicato alla visione da parte di soli bambini, ma ciò non è vero perché esiste tutta una vasta gamma di film d'animazione unicamente dedicata alla visione adulta; oppure molto spesso una stessa opera può essere letta in una chiave se a vederla è un bimbo e in un'altra, più complessa, se è un adulto a fruirla. Non bisogna quindi sottovalutare tale genere perché offre vari spunti interpretativi che raramente gli altri stili hanno.
Naturalmente, come è successo per la commedia, ci sono vari modi di realizzare un film d'animazione, varie tecniche che si sono evolute pari pari con la tecnologia permettendo agli animatori una sempre maggior libertà creativa e facilità di realizzazione.
La prima tecnica con cui i cartoons (non cartoni! fate attenzione, dite piuttosto cartoni animati) sono stati realizzati è quella del passo uno o stop motion. In che cosa consiste? E' molto semplice: come dice il termine stesso ad ogni movimento corrisponde un disegno, quindi se si vuole far muovere un personaggio o un oggetto da un posto all'altro bisogna disegnarlo tante volte quanti sono i movimenti che esso fa per raggiungere la meta. Ne risulta che per realizzare un lungometraggio occorreranno centinaia di migliaia di disegni con un lavoro immane da parte degli animatori.
Il primo film creato con questa tecnica è, tutti lo conoscete, Biancaneve e i sette nani del 1937 creato e prodotto da Walt Disney. Fino a quel momento erano stati creati solo dei cortometraggi molto più stilizzati; in questo caso invece i personaggi assumono sia forma umana che animale e le loro caratteristiche sono ben delineate.

Tenete presente però che l'animazione è sempre esistita, fin dalla nascita del cinema, solo in toni molto stilizzati; è appunto dagli anni '40 che essa inizia ad avere una maggiore attenzione da parte degli studi di produzione che decidono di investire nel genere (con enorme successo direi). 
Accanto alla Disney infatti ben presto anche la Warner Bros e la MGM iniziano a sfornare prodotti principalmente interessati al pubblico dei più piccoli ma che neanche i grandi disdegnano; ricordiamo Bugs Bunny e Daffy Duck, Tom e Jerry e I Flinstones. Nonostante siano passati ormai più di sessantanni dalla loro creazione essi sono tuttora presenti sugli schermi di cinema e televisione pronti per incantare.
Il primo film d'animazione però che riscuote un notevole successo perché è il primo ad essere candidato all'Oscar nella categoria Miglior film è La Bella e la Bestia del 1991 sempre della Disney. Il lavoro fatto dal team di animatori, durato svariati mesi (giorno e notte) non ha paragoni e viene considerato come una pietra miliare di questo genere. 

Ad oggi, con la progressiva evoluzione tecnologica, nuove risorse sono state sviluppate e anche il lavoro di produzione di cartoons è diventato in qualche modo più "semplice".  Ma questo è argomento del prossimo post! 


2 commenti:

  1. Biancaneve resta insuperabile! Anche se a me piace anche Pinocchio, Il Libro della Giungla, Gli Aristogatti (tecnica diversa vero?...), La bella addormentata nel bosco, Bambi (quante lacrime,,,).... tutti belli

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    1. Biancaneve è a mio avviso un po' "caramelloso", ma essendo il primo ha bonus. Gli Aristogatti dovrebbero essere stati realizzati sempre con la stessa tecnica (stop motion). Il mio preferito rimarrà sempre però La Bella e la Bestia!

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