venerdì 2 maggio 2014

Pedro e le sue donne!

Terzo post su Almodovar! Ho scelto come film, per ricollegarmi all'opera precedente, Donne sull'orlo di una crisi di nervi. Film che ha sancito definitivamente la consacrazione del regista a big del mondo cinefilo.
Il film è la storia di Pepa, doppiatrice cinematografica (e già si notano richiami metafilmici), che deve a tutti i costi mettersi in contatto con il suo compagno, che nel frattempo sta partendo con l'amante per l'estero, per dirgli di essere incinta. Nel frattempo però si dispiegano anche altre storie parallele, sempre legate a Pepa, di altre donne: Candela deve nascondersi dall'amica per aver ospitato dei terroristi nel suo appartamento, Carlos e Marisa in visita perché vogliono affittare il locale, Lucia, prima moglie di Ivan (il compagno di Pepa), che pensa lui sia con Pepa e infine un paio di poliziotti e il tecnico venuto a riparare il telefono. In tutto questo via vai di persone scoppiano liti e problemi a non finire che vengono, almeno temporaneamente, risolti con un gazpacho "alternativo". 
Il finale è sì un lieto fine, si suppone, ma non di quelli tradizionali, atto a mostrare come a volte per prendere delle decisioni importanti non occorre per forza essere in due; basta uno, ma che sia donna!
Donne sull'orlo di una crisi di nervi è il primo film davvero impegnato di Almodovar dopo l'esordio avvenuto otto anni prima ed è ricco di elementi autobiografici, primo tra tutti il telefono che qui ha quasi il ruolo di coprotagonista. Infatti Pedro ha lavorato per una decina d'anni presso la Telefonica (maggiore società di telecomunicazioni spagnola) prima di passare al cinema e nel film vuole mostrare come il telefono sia lo strumento perfetto per divulgare bugie e creare problemi. Difatti finisce più di una volta giù dalla finestra!
E poi il film è un film di donne, gli uomini compaiono solo in secondo piano: poliziotti, tecnici, lo stesso compagno che alla fine risulta essere del tutto inutile. Sono le figure femminile che sostengono la storia, che la portano avanti e trovano soluzioni a qualsiasi tipo di problema; una su tutte il gazpacho "imbottito" di sonniferi. E, nonostante tutti gli inconvenienti, le incomprensioni, alla fine sono tutte riunite insieme per il fine comune: essere autosufficienti senza uomini!
Il film riscuote un grande successo sia in patria, rispetto alle precedenti opere, che soprattutto all'estero; infatti vince ben 5 premi Goya, il maggiore riconoscimento cinematografico spagnolo oltre che la nomination agli Oscar come Miglior film straniero. Questo mostra come anche la consapevolezza artistica di Almodovar sta prendendo forma concreta e solida, evolvendo sia contenutisticamente che stilisticamente, fino alla piena maturazione con le opere a venire.




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