domenica 25 maggio 2014

Animazione parte 2

Ieri vi ho introdotto l'animazione come genere cinematografico sottovalutato dalla maggior parte degli spettatori adulti e vi ho mostrato come esso si sia prevalentemente sviluppato dagli anni '30-'40 in poi con la tecnica del passo uno. Oggi continuerò parlandovi della sua evoluzione grazie alla tecnologia e all'uso del computer.
Prima però di passare all'animazione digitale voglio soffermarmi un momento su di un tipo particolare di animazione: quella con la plastilina. Essa infatti è tuttora utilizzata con risultati più che positivi che permette di ottenere personaggi semplicemente modellando dei blocchi di questo materiale. Naturalmente, come il passo uno, anche tale sistema richiede lunghe ore di preparazione e spesso, per alleggerire il carico di lavoro, vengono utilizzate parti in silicone prodotte in serie perché più leggere e precise nei dettagli. Un esempio, forse il più famoso, di film realizzato con la plastilina è quello di Peter Lord Galline in fuga.

L'animazione al computer... Essa inizia a diffondersi già negli anni '60 con l'avvento dei primi apparecchi, migliorando di pari passo con lo sviluppo tecnologico e con l'introduzione della grafica tridimensionale. Grazie al computer è quindi possibile creare vari tipi di animazione: in 2D le immagini sono modificate usando una grafica vettoriale che integra tutte le tecniche manuali sviluppate fino ad ora; oppure è possibile realizzare un'animazione 3D in cui il corpo solido nasce come modello digitale sotto forma di linee basilari per poi venire manipolato da un animatore.
Molto usata oggi è anche la motion capture non solo per film d'animazione ma anche per dare vita a effetti speciali particolarmente complessi presenti di solito in film fantasy o di avventura. Questa tecnica si avvale della registrazione del movimento del corpo umano grazie a dei marcatori posizionati sul corpo dell'attore. 
Una delle più famose case di produzione che usa la CGI (computer generated imagery) è senza dubbio la Pixar appartenente alla Disney. Essa è la prima ad aver realizzato un lungometraggio totalmente fatto con la computer graphic: Toy story nel 1995 di John Lasseter. Da quel momento in poi non si è più fermata e continua a creare film sempre più precisi e complessi nell'uso delle potenzialità digitali conquistando, ovviamente, premi su premi.

Tipologia particolare è invece quella della tecnica mista che combina cioè in un solo film attori in carne ed ossa con personaggi d'animazione. Esempio più noto è certamente Chi ha incastrato Roger Rabbit? di Robert Zemeckis del 1988. Al suo interno sono presenti tutti i maggiori personaggi animati delle varie case come Topolino e Paperino, Bug Bunny e Daffy Duck, Betty Boop, Picchiarello e tanti altri. Il lavoro, soprattutto durante le riprese risultò complesso, ma il successo fu garantito!

Ora non rimane che parlare dell'animazione giapponese ed europea per avere un confronto con questa, ma sarà argomento del prossimo post!

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